MAI DIMENTICARE! L’impegno dell’Associazione nel ricordo delle vittime dell’Olocausto

Joop Van Helden durante l'intervista

di Davide Gubellini

L’Associazione Percorso della Memoria Rossoblù è una realtà costituita dal Centro Bologna Clubs, con lo scopo di tutelare e promuovere la storia del Bologna Football Club 1909 e della sua comunità di tifosi.

Si tratta di vicende così intrecciate alla storia della città da raccontarne l’ultimo secolo secondo una prospettiva privilegiata.

La passione sportiva ha infatti sempre coinvolto tanti concittadini, non solo per i trionfi dello “squadrone che faceva tremare il mondo”, ma anche per le vicende individuali legate alle persone che operavano nella squadra rossoblù.

Ora più che mai crediamo opportuno un impegno particolare, dedicato alla memoria delle vittime della Shoah.

Il Quartiere Savena si è sempre dimostrato molto sensibile alle iniziative organizzate dalla nostra Associazione.

La celebrazione della Giornata della Memoria è l’occasione per rinnovare l’impegno a favore della educazione civica dei nostri giovani.

Lo scorso anno, a dicembre, ci è stata concessa la sala al pubblico per una replica dell’opera teatrale “Cuoio erba, sudore”, dedicata alla storia del Bologna Calcio, intrecciandola agli eventi vissuti dalla città nell’ultimo secolo.

Un capitolo importante dell’opera è dedicato alla famiglia di Arpad Weisz, l’allenatore ebreo del Bologna, morto ad Auschwitz, insieme ai suoi cari.

A questa rappresentazione, il 27 gennaio 2018, ha fatto seguito l’opera “Un’amicizia più forte della Shoah”, un reading teatrale dedicato alla corrispondenza epistolare tra Robert Weisz e Giovanni Savigni, il compagno di scuola bolognese, diviso dalla amico a causa delle leggi razziali.

La lettura della corrispondenza svolta dagli studenti delle scuole secondarie di primo grado del Quartiere si è svolta presso il Centro Benassi, al termine delle celebrazioni per la Giornata della Memoria.

L’associazione Percorso della Memoria Rossoblù ha proseguito le ricerche storiche.

Le indagini, svolte sul campo dal Dottor Gianluca Battacchi, hanno portato a successi insperati.

Ne parliamo direttamente con l’interessato, al suo rientro dal viaggio di studio svolto di recente in Olanda e Ungheria.

“Dottor Battacchi, quali scoperte può riferire ai nostri concittadini?

“L’emozione più grande è legata alla scoperta della scuola d Dordrecht frequentata da Robert Weisz prima di cadere vittima del rastrellamento nazista. E’ stato commovente ascoltare le testimonianze dirette degli ultimi sopravvissuti. Ho avuto il privilegio di poter intervistare Joop Van Helden, 89 anni, compagno di classe del povero Robert Weisz alla scuola elementare Groen Van Prinsterer. Ecco la sua testimonianza.”

“Robert Weisz era il mio compagno di banco, in quarta elementare. Aveva un volto pieno di lentiggini e i capelli ricciuti castano rossicci. Mi fu subito molto simpatico. All’inizio non ci capivamo, per via della lingua. Per fortuna, una maestra della terza classe, che era ungherese, ci aiutò a comprenderci. Robert e io giocavamo sempre insieme, sei giorni a scuola durante l’intervallo ma anche nella boscaglia fuori città, o a casa sua o lui da me. Il babbo di Robert, Arpad weisz era una persona amabile, anche con i bambini. Era un vero padre, anche severo, quando necessario. Si capiva che aveva studiato.

La mattina del 31 luglio del 1942 davanti alla scuola, Robert Weisz venne ingiuriato perché ebreo da un nostro compagno di classe, in divisa da piccolo nazista appartenente alla Jeugdstorm. Non sopportando di veder umiliato Robert, aggredii il compagno nazista, picchiandolo fino a farlo sanguinare. La sera stessa, prima del coprifuoco, andai a casa di Robert per parlare dell’episodio. Robert mi disse che avevo fatto bene ad intervenire, e il suo babbo Arpad accondiscese, sorridendo.

Fu l’ultima volta che li vidi. Il mattino dopo davanti alla scuola c’erano venti giovani nazisti della Jeugdstorm ad aspettarmi. Io scappai nel bosco, dove trovai rifugio per tre mesi, senza tornare a casa.

Dell’arresto della famiglia Weisz ne ebbi notizia solo dopo tre mesi. Della morte dei suoi componenti venni a conoscenza solo nel 1948, grazie alla ricerche di mio padre, infermiere della Croce Rossa. Forse mi sbaglio, ma l’arresto della famiglia Weisz potrebbe essere legato alle botte date al compagno di scuola, figlio di un importante esponente del movimento nazista olandese.”

Il prossimo anno si celebrerà il 110° anniversario della fondazione del Bologna Football Club 1909.

L’Associazione Percorso della Memoria Rossoblù sarebbe lieta di poter replicare l’esperienza svolta lo scorso anno a favore degli studenti del Quartiere Savena.

Lo sviluppo delle ricerche effettuate dal nostro storico, Dottor Battacchi, ci permetterebbe un interessante ampliamento del testo del Reading Teatrale che già lo scorso anno vide gli studenti parte attiva della rappresentazione.

Perché il nostro primo impegno sia sempre quello di ricordare, soprattutto per le nuove generazioni.

SAVENANEWS 15 ottobre 2018

Gianluca Battacchi a Dordrecht

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