L’idea

La Storia di una squadra di calcio che s’intreccia profondamente con la storia di una città: il Bologna F.C. 1909 e Bologna.

All’apparenza le immagini qui sopra, ai più, potrebbero sembrare forse retrò, tutt’al più originali, ma difficilmente pregne di significato. In realtà, ogni fotogramma racchiude in sé vicende degne di un romanzo, strettamente annodate alla storia del nostro territorio e quindi alle nostre radici.Un patrimonio inestimabile, che è forse all’ultima fermata per poter essere tramandato, prima di essere completamente disperso.E chi può operare meglio con questo obiettivo di chi investe una cospicua parte della propria sfera emozionale in quella, che fu definita da un grandissimo tifoso rossoblù come Pier Paolo Pasolini, “l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo”? Questa spinta di ricerca e valorizzazione delle proprie differenze non può che svilupparsi, quindi, dai cosiddetti tifosi, i quali, sempre più target di consumo, stanno subendo una martellante operazione di omologazione massificata (altro concetto “caro” a Pasolini…) da parte di chi gestisce il sistema calcio, per chiari obiettivi commerciali.

E proprio da questa constatazione è nata a me e a Stefano, per celebrare il cinquantesimo anniversario del Centro Bologna Clubs, l’idea di costituire l’Associazione Percorso della Memoria Rossoblu. L’obiettivo dell’associazione, in maniera più ampia, è di preservare sul territorio quelle numerose tracce ancora presenti della storia del Bfc1909: partire dai luoghi per respirarne l’anima e raccontare le storie delle persone che li hanno vissuti. Il nostro percorso inizia, quindi, dal luogo più significativo per la conservazione della memoria collettiva della Bologna moderna: il Cimitero Monumentale della Certosa. E qui riemerge perentoriamente l’anima del luogo, il genius loci che aveva celato ai bolognesi per più di duemila anni che lì vi era stata la più importante necropoli della Felsina etrusca, prima di ritornare ad essere a fine Settecento il più importante cimitero di Bologna. Con lo stesso meccanismo, durante la ricerca delle sepolture presenti legate al Bfc1909, svolta con la collaborazione del Museo Civico del Risorgimento, sono riemerse, grazie alla forza delle loro storie di uomini, figure oramai sospese nell’oblio della dimenticanza. Tra queste Cesare e Guido Alberti, Angelo ed Emilio Badini, Baldi, Biavati, Bulgarelli, Conti, Dall’Ara, Guido e Mario Della Valle, Giuliano Fiorini, Genovesi, Gradi, Paolo Graziani, Maini, Muzzioli, Pascutti, Perin, Sansone, Schiavio, Vavassori, Gino Villani.

Come anticipato, la nostra ricerca non si è fermata alla Certosa ma si è estesa all’intera città, ritrovando l’esatta ubicazione dei vecchi campi da gioco, i negozi storici di proprietà di tifosi e calciatori, le sedi del club e del tifo organizzato. Il passaggio naturale è stato quello di cercare di condividere con il maggior numero di appassionati il frutto del nostro lavoro, elaborando questo sito, organizzando eventi, tra cui uno spettacolo/percorso all’interno della Certosa e una rappresentazione teatrale, e di fare diventare gli appassionati stessi parte integrante del progetto attraverso le loro attività e le loro testimonianze. A fronte del sostegno ricevuto dall’Amministrazione Comunale di Bologna, ci piacerebbe però andare oltre, diventando un riferimento che possa unire, in una sorta di Network della Memoria Rossoblu, il nostro “open project” a quello di numerosi tifosi e giornalisti che, mediante siti dedicati, collezioni private, pubblicazioni et cetera, contribuiscono in maniera fondamentale alla tutela di questa storia.

Cristian Ventura, Stefano Dalloli

Tifosi del Bologna sulle gradinate dello Sterlino nel 1924