di Mirko Trasforini

Che dire. L’anno nuovo non inizia bene per chi ha a cuore i colori rosso-blu. Prima due grandi tifosi che ci lasciano, poi anche il nostro grande guerriero, Ezio Pascutti, se ne va a giocare in Paradiso.
Un grande campione da 142 gol, tra campionato e coppe, tutti segnati indossando la nostra maglia.
Perché sì, Ezio non è stato solo uno dei bomber dell’ultimo scudetto, ma è stato soprattutto una nostra grande bandiera.
Scriveva Cesare Fiumi:
«Ezio Pascutti sta dentro un’iconografia arcinota: un nugolo di gol dentro una nuvola d’ira.»
«Ricacciando indietro le lacrime lo ricorderemo in eterno per questa foto che gli ha dato il passaporto dell’immortalità calcistica e non solo. Mitologica come un nostro personalissimo Che Guevara nella celebre foto di Korda, con basco e sguardo tenebroso. Indimenticabile Ezio, un tuffo eterno da cui non sei mai atterrato.»