Pinotti Antonio

Tifoso

Storico supertifoso rossoblù, pittore e disegnatore, di professione pubblicitario, salì agli onori delle cronache nazionali nel 1964, quando un settimanale a grande tiratura pubblicò una sua vignetta sul caso doping in cui sotto a un cane intento a… liberare la vescica aleggiava un invito alla Commissione Giudicante, il giudice sportivo dell’epoca: «Esaminate la sua!». Instancabile autore di “zirudele” con l’amico Gino Villani e disegnatore “ufficiale” dei cartelloni e delle pergamene che allietavano i treni rossoblù, così raccontava l’inizio della propria passione: «A nove anni andai una domenica al cimitero con mia madre. Da là sentivo gli strepiti e le urla dello stadio. In men che non si dica me la svignai silenziosamente e me ne andai incuriosito alla partita. Ho avuto la fortuna, passando la mia adolescenza allo stadio, di conoscere il Bologna dei tempi d’oro. Per un ragazzo è meraviglioso veder giocare la propria squadra come sempre ha sognato. Conservo ancora alcuni quaderni con gli autografi dei campioni di allora».

 

E’ sepolto in Certosa: Recinto 10 Sotterraneo – Corsia est – loculo 147